Nei siti dove si tratta di recupero dati, capita spesso di leggere a proposito della “clean room” o “camera bianca”, quale strumento fondamentale per poter eseguire in sicurezza la riparazione dell’hard disk e succesivamente recuperare i file in esso custoditi. Questa informazione è fuorviante e può essere facilmente smentita.Per fare ciò, è necessario capire innanzittutto che cos’è una camera bianca.
Il principio fondamentale della camera bianca è quello della filtrazione dell’aria. La camera bianca si compone di 2 ambienti chiusi, uno dentro l’altro. Nell’ambiente interno, dove lavorano gli operatori, per mezzo di ventole molto potenti posizionate sul soffitto, viene immessa dell’aria attraverso filtri capaci di trattenere particelle di polvere inferiori ai 5 micron. La polvere sospesa nell’ambiente, spinta verso il pavimento viene a sua volta aspirata attraverso prese d’aria posizionate nella parte più bassa delle pareti dalle stesse ventole precedentemente citate. Questo processo crea un ricircolo dell’aria che permette di eleminare quasi totalmente la polvere dall’ambiente di lavoro, spingendolo nella parte ‘esterna e poi successivamente trattenendola nei filtri.
Come possiamo vedere da questa immagine, una camera bianca è un vero e proprio laboratorio sterile. Perchè questa sia completa e certificabile, dovrà essere posizionata all’interno di un vano poco più grande, in modo da creare ricircolo.Oltre a questo, per far si che questi locali possano essere considerati camera bianca, sono fondamentali :- Porte a chiusura stagna.- Anticamera dotata di doccia d’aria filtrata dove indossare e depolverizzare gli indumenti adatti.- Locali totalmente privi di angoli vivi.- Sistema di ventilazione a flusso verticale o turbolento ( vedi immagine)- Mobili e sedie per camera biancaInoltre sarà necessario:- Indossare abiti depolverizzati in tnt usa e getta. Oppure abiti sterilizzati quotidianamente da una società certificata.- Mantenere costantemente acceso il sistema di areazione. (o comunque accenderlo almeno 8 ore prima dell’utilizzo della camera)- Pulire con speciali panni antistatici tutte le superfici quotidianamente.Quelli descritti sono solo una parte delle procedure da rispettare affinchè la camera bianca sia considerabile tale.Poi, in base ai filtri utilizzati ed al rigore nel rispetto delle procedure, la camera bianca otterrà una classificazione.Per classe 100 (classe minima per la fabbricazione degli hard disk), si intende un ambiente dove non sono sospese in aria più di 100 particelle per metro cubo d’aria. Classe 1000 per 1000 particelle sospese per m3 e così via.Dotarsi di ambiente simile, ma soprattutto mantenerlo, presenta costi proibitivi per una piccola società di recupero dati, soprattutto se si considera che la camera bianca è tutt’altro che indispensabile.Se andiamo a verificare quali sono le attività per cui è fondamentale un ambiente tanto sterile, ci accorgiamo che per gli hard disk, è necessaria solo per la produzione dei piatti e microchip e per l’assemblaggio finale del prodotto.
Nel caso del recupero dati, non dovendo riparare l’hard disk per garantirgli nuova vita, cappe a flusso laminare o una glove box, sono più che sufficenti, perchè una volta riparato lo strumento, questo dovrà operare ancora solo per pochi momenti affinchè i dati vengano recuperati. Investire in cappe a flusso laminare professionali è sicuramente più credibile.
Tant’è che noi ve le possiamo far vedere in foto, senza nascondere nessun dettaglio.